AROMATERAPIA: gli oli essenziali in odontoiatria

Aromaterapia

L’aromaterapia è la branca della fitoterapia che utilizza gli oli essenziali.

Un olio essenziale è un derivato di una pianta o di parte di essa, quindi è un fitocomplesso, ovvero un’entità biochimica complessa e polimorfa che rappresenta l’unità farmacologica integrale della pianta stessa.

Dati i composti chimici contenuti, una caratteristica importante degli oli essenziali è il loro potere antimicrobico e antibatterico. Ci sono composti chimici caratterizzati da attività antimicrobica notevole (fenoli, alcoli, aldeidi) in altri, invece, è più bassa ma tuttavia svolgono un’azione complementare; questo è uno dei motivi principali che rende gli effetti degli oli essenziali per alcuni versi ancora incomprensibili alla scienza moderna.

Gli oli essenziali possono stimolare il nostro cervello limbico, una parte del cervello che si occupa della regolazione dell’attività sensoriale, motoria e riflessa e che controlla le pulsioni primitive. Così uno stimolo gustativo e olfattivo produrrà un messaggio che verrà trasmesso attraverso le vie nervose ormonali. Gli oli essenziali agiscono, quindi, anche sul nostro organismo, grazie al sistema centrale di comando: il cervello; cioè manifestano un chiaro neurotropismo sia verso il sistema nervoso centrale, sia verso quello autonomo.

In odontoiatria, gli oli essenziali, a parte alcuni collutori che li contengono, vengono purtroppo poco considerati, ma esistono alcuni oli che trovano largo impiego tra quei pochi professionisti che hanno la fortuna di conoscere questa medicina complementare. La complessità di questi estratti fa si che la loro azione non sia mai unica.

Premettendo che tutti gli oli essenziali hanno un potere più o meno antibatterico, e possono avere effetti antinfiammatori, calmanti, ecc., elencheremo qui una distinzione in base al loro utilizzo principale.

Oli essenziali antibatterici:

  • E. di Malaleuca alternifolia (Tea Tree Oil) è quello maggiormente utilizzato in igiene dentale e odontoiatria. Ha dimostrato una forte attività antibatterica nei confronti di batteri della malattia parodontale e della carie inibendo l’adesione di due batteri importanti (Porphyromonas Gingivalis e Streptococco Mutans). Il Tea Tree Oil può essere utilizzato in caso di:

 

  • Stomatiti: come sciacquo 3 volte al dì o direttamente come toccature 3 volte al dì
  • Afte: direttamente sulla lesione anche 4 volte al giorno
  • Lavaggi nelle tasche parodontali: diluito o puro in perfusione lenta. Si può utilizzare l’olio essenziale per umettare il filo retrattore o il filo interdentale spugnoso da inserire nella tasca parodontale poi da rimuovere a seduta terminata o entro 2 giorni dall’inserzione
  • Gengiviti: come collutorio 4 o 5 gocce con aggiunta di 4 gocce di olio essenziale di arancio dolce, in mezzo bicchiere d’acqua tiepida o direttamente sulle mucose infiammate mettendo alcune gocce sullo spazzolino.
  • Herpes Simplex: toccature anche 5/6 volte al giorno
  • Ascessi parodontali: come coadiuvante nella terapia fitoterapica per ascessi parodontali.

 

  • E. di Manuka è un sostituto della Malaleuca alternifolia ed ha una forte attività antibatterica, antifungina e antivirale, antinfiammatoria, antisettica. Viene anche usato come ansiolitico, calmante, astringente, febbrifugo e sedativo.
  • E di Limone, usato fin dall’antichità per il suo potere battericida, come panacea a tutti i mali, sia ad uso esterno che interno. Uno dei primi collutori dell’età moderna sfruttava l’olio essenziale di limone come battericida astringente e il Dott. J. Valnet lo raccomanda per mantenere il bianco naturale dei denti. L’olio essenziale di limone ha attività astringente, antibatterica e calmante. E’ possibile usare l’olio essenziale negli ultrasuoni, 25 gocce per 250 ml di acqua, nel diffusore per disinfettare l’aria e come collutorio.
  • E. di timo di cui esistono alcune varianti: timo, timo a linalolo e timo a timolo. Quest’olio è quello che possiede il potere battericida/fungicida più elevato in generale ed è pertanto quello più diffuso in odontoiatria nelle formulazioni di collutori. Possiede un’attività astringente, antibatterica, battericida e cicatrizzante. Deve essere utilizzato con attenzione dato il suo alto contenuto di fenoli.
  • E. di Cannella: anche quest’olio ha un elevato potere antibatterico e, debitamente diluito, può essere utilizzato in collutori o per toccature. Ha un’attività astringente, antibatterica, antinfiammatoria e antiputrefattiva.
  • E. di Salvia viene impiegato in molte preparazioni per uso odontoiatrico quali dentifrici, gel, collutori e la caratteristica interessante è che la Salvia ha un alto potere battericida nei confronti dello Streptococco Mutans. Svolge un’attività antibatterica, antinfiammatoria, antivirale e analgesica. E’ ideale nel trattamento delle gengiviti tramite sciacqui (2-3 gocce diluite in poca acqua) e in caso di afte, diluito in olio per toccature.
  • E di Eucalipto viene utilizzato per la produzione di numerosi collutori e dentifrici, solitamente usato come sinergico e per il suo potere rinfrescante. Svolge inoltre, un’attività antisettica, antivirale, battericida, fungicida, antinfiammatoria, analgesica. Si usa per toccature in caso di Herpes Simplex (diluito in olio) e sciacqui in caso di Candida (diluito in acqua).

Oli essenziali calmanti:

  • E. di Lavanda vera: grazie alle sue qualità calmanti, la lavanda è indispensabile per agevolare l’ancoraggio, cioè l’applicazione di uno stimolo legato a un determinato stato emotivo al fine di innescare automaticamente la stessa situazione emozionale. Svolge un’attività antibatterica, antinfiammatoria, analgesica, anticonvulsiva, ipotensiva, sedativa, cicatrizzante e antidepressiva. E’ possibile utilizzare l’olio essenziale di lavanda in diverse situazioni quali:

 

  • Massaggio: sui polsi durante l’ancoraggio.
  • Gengiviti: come collutorio 4 gocce in mezzo bicchiere d’acqua.
  • Nel diffusore: come aromaterapico calmante.
  • Toccature: sulle parti doloranti postintervento, o in caso di scottature 2/3 volte al giorno.
  • Alitosi: 2 gocce sullo spazzolino
  • Massaggio: per rilassare.

 

  • E. di Arancio dolce/amaro: può essere utilizzato per l’ancoraggio al posto della lavanda qualora il paziente non ne gradisse l’aroma. Ha proprietà calmanti, antinfiammatorie, antisettiche, astringenti, battericide e fungicide. Può essere utilizzato per:

 

  • Massaggio: sui polsi durante l’ancoraggio, meglio diluito in olio di mandorla altrimenti non protrarre il massaggio oltre 30 secondi.
  • Gengiviti: come collutorio 4 gocce in mezzo bicchiere d’acqua.
  • Nel diffusore: come aromaterapico calmante.
  • Toccature: sulle parti doloranti postintervento 2/3 volte al giorno.
  • Afte: toccature 2/3 volte al giorno

Oli essenziali antinfiammatori:

  • E. di Mirra: fin dall’antichità quest’olio veniva usato per le gengiviti e nelle infiammazioni della bocca, particolarmente indicato per la stomatite aftosa e in generale per le vie respiratorie. Svolge un’azione antimicrobica, antinfiammatoria, antisettica, cicatrizzante. L’olio essenziale di Mirra si utilizza per la mucosa orale facendo sciacqui (2 gocce in una punta di miele grezzo sciolto in un decotto di malva o in un infuso di petali di rosa) e per toccature in caso di afte (diluito in miele rosato).
  • E. di Menta Piperita: usato in medicina tradizionale per il mal di denti, per il suo potere analgesico. Svolge un’attività antimicrobica, immunomodulante, antinfiammatoria e analgesica. Si piò utilizzare l’olio essenziale di Menta Piperita negli ultrasuoni (4/5 gocce nel diffusore) e come decongestionante delle vie aeree nei pazienti raffreddati versando alcune gocce sul fazzoletto.
  • E. di Camomilla: dato il suo potere analgesico può essere usato in odontoiatria come antidolorifico da contatto. Lo si può trovare anche in alcuni collutori. Ha proprietà calmanti, antinfiammatorie, antisettiche, astringenti ed è un sedativo del sistema nervoso. E’ uno dei migliori calmanti degli stati di irritazione: per uso esterno si impiega in impacchi e tinture; per gli sciacqui si usa in caso di gengiviti, mal di denti e disturbi della dentizione.
  • E. di Chiodi di Garofano: in odontoiatria si usa principalmente un estratto di fenolo, che ha un elevato potere analgesico; altre proprietà sono: antinfiammatorie, antisettiche e antinfettive. Viene usato sin dall’antichità, come sedativo in caso di pulpiti e lo si può trovare in ricette per dentifrici fatti in casa. Si può aggiungere una goccia al collutorio abituale.

Sono stati elencati brevemente i principali oli essenziali utilizzati in odontoiatria per permettere ai lettori di avere una panoramica generale riguardo l’argomento in questione.

Dott. Maurizio Amandolini, igienista dentale.

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