Coronavirus e lattoferrina

LA LATTOFERRINA COME PREVENZIONE DEI CORONAVIRUS

Nel pieno di questa pandemia, ad oggi non esistono ancora vaccini e terapie specifiche e accertate che possano debellare il virus SARS-CoV-2 (Covid 19).

Al momento, i mezzi più efficaci per prevenire o ridurre il rischio di contrarre il virus o di contagio sono l’uso delle mascherine, il lavaggio frequente delle mani ed il distanziamento sociale. E’ anche molto importante un rafforzamento delle capacità immunologiche, soprattutto nei riguardi delle vie aeree superiori (bocca, naso), le principali vie d’accesso del virus nell’organismo.
Ed è proprio la saliva che ricopre un ruolo protettivo nei confronti degli attacchi dei patogeni (virus, batteri, funghi) in quanto in essa vi sono proteine antivirali come la LATTOFERRINA.
Non vi è ancora una evidenza clinica nel ruolo della lattoferrina nella prevenzione dell’infezione da Covid-19, ciò non toglie la sua spiccata proprietà antimicrobica nei confronti di virus, batteri e funghi.
La lattoferrina, è una proteina legante il ferro (proprietà chelante) appartenente alla famiglia delle transferrine.
Si trova soprattutto nel colostro (primo latte materno) ma anche nelle maggiori secrezioni esocrine (saliva, lacrime, secrezioni nasali e bronchiali, del pancreas, tratto gastrointenstinale e sistema genitale).
La lattoferrina in commercio si trova  in tre forme con diversi livelli di saturazione del ferro:
AP-rhLF (senza ferro, meno del 10%)
Pis-rhLF (parzialmente saturo di ferro, circa il 50%)
olo-rhLF (saturo di ferro, maggiore del 90%)
La lattoferrina ha una vasta gamma di proprietà fisiologiche: immunomodulatorie, antinfiammatorie, antibatteriche, antivirali, antimicotiche, antiparassitarie ed eccezionale attività osteogenica.
La sua capacità si esplica limitando la disponibilità di ferro ai microbi, elemento essenziale per la crescita e la proliferazione dei microorganismi nei fluidi corporei. Inoltre la lattoferrina ha un’ azione sinergica con gli antibiotici aumentando la permeabilità delle cellule per la penetrazione dell’antibiotico stesso nel citoplasma cellulare.
La proprietà antibatterica avviene sia grazie all’elevata concentrazione di lattoferrina nel colostro sia, allo stesso modo, assumendo INTEGRATORI come ad esempio il Berrier.
L’effetto antivirale consiste nell’inibire la replicazione del DNA e RNA virale.
Inoltre, la lattoferrina ha la capacità di bloccare i recettori di superficie cellulari, bloccando i siti di legame VIRUS-CELLULA in fase di infezione.
Poiché interferisce con alcuni recettori utilizzati dai CORONAVIRUS, essa può contribuire alla prevenzione e trattamento delle infezioni di questi ultimi.
 
Dott. Maurizio Amandolini, igienista dentale.

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